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Okapi al Teatro Poliziano
23 Giugno 2018 @ 21:15 - 23:30
Økapi, è un’artista del cut-up sonoro o collagismo musicale, con numerosi album solo e in gruppo con il duo Metaxu e il trio Dogon. Økapi inizia a suonare con vinili e giradischi, influenzato dalla nuova scena musicale di plagiaristi e dj radicali, mantenendo sempre l’approccio classico “acusmatico” della musica concreta ed elettroacustica. Si è esibito in numerose performances live per la Rai Radiotelevisione italiana e con vari artisti di ricerca e sperimentazione musicale, quali Mike Cooper, Geoff Leigh, Peter Brotzmann, Mike Patton, Matt Gustafson, Zu, Damo Suzuki, Andy EX, Kawabata Makoto, Metamkine, ecc. ecc….
Lo stile di ØKapi si distingue per l’uso visionario e insieme rigoroso di tutti i generi musicali, dall’hip-pop alla forma orchestrale.
23 Giugno 2018 ore 21,15
MONTEPULCIANO – TEATRO POLIZIANO
Økapi & Aldo Kapi’s Orchestra con Simone Memè
Performance live
Opera Riparata è un omaggio a Bruno Munari e alla sua Opera rotta (ideata insieme a Davide Mosconi).
Partendo dal testo scritto nel 1989 da Munari e Mosconi, il musicista Okapi e il videoartista Simone Memè destrutturano e ricompongono 40 opere celebri della musica lirica secondo la contemporanea logica del remix digitale (ritaglio, scomposizione, giustapposizione e sovrapposizione). Se il monumentale gioco/meccanismo di Munari e Mosconi prevedeva l’impiego di diversi esecutori e della totalità dell’impianto scenico dell’opera, l’Opera Riparata rimanipola gli stessi elementi del linguaggio operistico col solo utilizzo di strumenti digitali audiovisivi. La possibilità di digitalizzare la totalità dei prodotti culturali e la facilità nel loro reperimento rende quella “disponibilità del corpo intero della storia della musica” descritta nel progetto originario oggi più visionarie. L’Opera Riparata prevede due fasi distinte: la lavorazione in studio e l’esecuzione dal vivo. che mai reale, e le parole di Munari più profetiche che nella prima, Okapi e Simone Memè procedono in maniera distinta e parallela rimontando le 40 opere in brevi composizioni audio e video della durata di un minuto e undici secondi ciascuna. Il rigore della scrittura viene smentito nella seconda fase quando questi costrutti ragionati e personali si incontrano, si scontrano e si fondono secondo la logica e la spontaneità propria delle pratiche contemporanee di scontrano e si fondono secondo la logica e la spontaneità propria delle pratiche contemporanee di improvvisazione. Esattamente come nel gioco infantile, l’ Opera Riparata, pur seguendo principi e metodi di composizione rigorosi, vuole rimanere fedele al desiderio di liberazione da vincoli e regole. Essa perciò suggerisce la curiosità come modalità di conoscenza e di creazione ma anche la trasgressione dalla forma originaria per arrivare ad un esito imprevisto.